Gloria Ferlito
photographer
I bambini della miniera di Potosi
La triste storia della città di Potosì ha inizio nel 1545 , quando i coloni spagnoli scoprirono gli immensi giacimenti di argento nascosti all'interno della grande montagna che sovrasta la città : il Cerro Rico. In pochi anni Potosì divenne la seconda città per importanza delle Americhe , raggiungendo i 200.000 abitanti nel 1670.
Il prezzo di questa immensa ricchezza lo pagarono i nativi della zona , ai quali non solo fu sottratta una risorsa che era loro di diritto, ma furono costretti a lavorare nelle miniere in condizioni umane e lavorative mostruose ; perché il problema non è solo la sicurezza sul lavoro ma l'altissima incidenza di malattie respiratorie mortali , come la silicosi.
Un minatore ha un'aspettativa di vita di 40-50 anni.
Attualmente Potosì giace all' ombra di uno splendore antico , ma ciò che fa più paura , indigna e commuove è il ruolo dei bambini nel mantenimento di questa dissanguata ricchezza. I bambini delle realtà più povere sono costretti sin da piccoli a lavorare all'interno delle miniere, dovendo rinunciare non solo a crescere come bambini e a qualsiasi tipo d'istruzione ; ma anche alla speranza di poter vivere in salute.
Questo reportage fotografico nasce per caso . Durante il mio viaggio in Bolivia sono venuta a conoscenza di questa realtà e ho sentito il bisogno e il desiderio di provare a raccontare questa storia in modo che possa uscire dai suoi confini.
Questa è la scuola costruita da una ONG francese proprio sulla montagna , i bambini sono tutti figli di minatori , e in molti casi essi stessi minatori. Lo scopo di questa organizzazione non è evitare che i bambini diventino minatori ,impresa impossibile, ma garantire loro un'istruzione di base.
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